venerdì 31 maggio 2013

Macchina per scrivere

Diversi sono gli inventori a cui è attribuita la macchina da scrivere. In Italia si parla delle prime macchine da scrivere nell'800.
Nei primi modelli meccanici ed elettro-meccanici era presente una tastiera i cui tasti di scrittura premuti azionavano il corrispondente martelletto  in grado di trasferire l'inchiostro da un nastro alla superficie della carta. A questo seguiva l'avanzamento di uno scatto del carrello, sul quale stava il foglio di carta che veniva posizionato per la stampa del carattere successivo. Comuni era l'utilizzo della carta carbone che consentiva di ottenere più copie simili all'originale con una sola operazione di battitura.
La prima macchina da scrivere elettrica venne prodotta nel 1901.



Smith premier del 1889:



Macchina per scrivere tedesca(1930 circa):


Olivetti (1974):




Macchine da stampa

MACCHINE DA STAMPA
Le macchine da stampa vengono utilizzate per trasferire l'inchiostro da un cliché alla pagina stampata. Le prime macchine da stampa erano torchi a vite, progettati per fare pressione sulla forma tipografica, che veniva sistemata opportunamente sul piano della macchina. La carta, inumidita, veniva premuta contro i caratteri dalla cosiddetta tavola mobile, che veniva avvitata sulla forma dopo che quest'ultima era stata inchiostrata. La macchina era dotata di rotaie, che consentivano di sfilare la forma dalla macchina senza sollevare di molto la tavola mobile. Ciononostante la macchina, lenta e poco pratica, poteva produrre solo circa 250 stampe all'ora.

Antico torchio da stampa 
Le prime macchine da stampa sfruttavano un meccanismo a vite simile a quello dei torchi utilizzati per la spremitura delle olive ed erano costruite in modo da esercitare una forte pressione sulla forma tipografica. Il ritmo di stampa di queste macchine era piuttosto basso, e venivano prodotte in media solo 250 copie all’ora.



 [1]  Nel XVII secolo vennero introdotti meccanismi a molla che permettevano di sollevare la tavola più rapidamente, mentre nell’Ottocento furono introdotte macchine da stampa in ferro; nello stesso periodo, le viti che riportavano la tavola sul piano vennero sostituite da leve più funzionali. Benché le migliori macchine manuali di questo periodo producessero solo circa 300 stampe all'ora, la possibilità di usare forme molto più grandi permetteva di ottenere un maggior numero di pagine alla volta.


Macchina da stampa rotativa
La prima macchina da stampa rotativa fu progettata nel 1846 da Richard March Hoe. La carta scorreva da un grosso rotolo attraverso i cilindri in rotazione, veniva stampata e infine tagliata in fogli.

Durante il XIX secolo furono introdotte nuove macchine da stampa: quella a vapore, che rivoluzionò l'industria tipografica; quella a cilindro, che impiegava un cilindro rotante per premere la carta contro la forma tipografica piatta; la rotativa, in cui sia la carta sia il cliché, di forma ricurva, sono avvolti su cilindri; infine una macchina per la stampa in simultanea su entrambi i lati del foglio. Per la stampa dei quotidiani a larga diffusione si impiegarono macchine di questo tipo. Nel 1863 lo statunitense William A. Bullock brevettò la prima macchina da stampa per rotoli di carta, che stampava su nastri di carta continua invece che su singoli fogli, mentre nel 1871 il tipografo statunitense Richard March Hoe, che già nel 1846 aveva brevettato la prima rotativa, perfezionò una macchina da stampa a rullo continuo con la quale era possibile produrre fino a 18.000 quotidiani all'ora.

ILLUSTRAZIONI

Per secoli i manoscritti erano stati illustrati a mano; con l'avvento della stampa a caratteri mobili gli artisti si dedicarono sempre più alle incisioni, riportando i disegni su legno e metallo, permettendo ai tipografi del Rinascimento di inserire immagini nei testi stampati. Tra i più celebri artisti del Rinascimento, autori di opere a stampa, si annoverano Andrea Mantegna e i tedeschi Albrecht Dürer e Hans Holbein il Giovane. A seconda del materiale su cui si incide (legno o metallo, e, successivamente, linoleum), e degli strumenti o delle tecniche impiegate, varia il tipo di segno nonché il nome con cui si indica l'incisione stessa, che viene definita 'in cavo' se si inchiostrano i solchi e 'in rilievo' nel caso contrario.
MACCHINE DA STAMPA MODERNE

Le grandi tirature, divenute possibili grazie all'invenzione della macchina da stampa a vapore e allo sviluppo di macchine per la fabbricazione di rulli continui di carta, furono ulteriormente favorite dall'introduzione della stereotipia (1829), grazie alla quale si potevano duplicare cliché tipografici già pronti. Nel 1884 fu messa a punto la linotype, una compositrice tipografica che riduceva notevolmente il tempo necessario per comporre un testo; successivamente la fotografia contribuì allo sviluppo dei moderni procedimenti fotomeccanici.


Linotype 
La linotype, inventata nel 1885 da Ottmar Mergenthaler, regnò incontrastata nelle tipografie fino all'avvento dei computer. Si trattava di una macchina compositrice meccanica in grado di comporre e fondere i caratteri tipografici in linee intere. Era costituita da tre sezioni: il magazzino che custodiva le matrici dei caratteri alfabetici (allineate sul compositoio dal linotipista, usando una tastiera); la caldaia con il piombo fuso che, pressato contro le matrici, serviva a comporre la riga di caratteri; i meccanismi che sistemavano al loro posto le matrici dopo l'uso. La prima linotype fu installata nel 1886 al "New York Tribune".

Negli anni Cinquanta del Novecento furono introdotte le prime fotocompositrici, che producevano immagini fotografiche dei caratteri, e di conseguenza cessò la fabbricazione dei tradizionali caratteri tipografici in piombo. Le immagini venivano fotografate con una speciale macchina fotografica per produrre negativi che potessero essere utilizzati per realizzare lastre litografiche. I progressi nella tecnologia di fabbricazione dei cliché, negli anni Cinquanta e Sessanta, si combinarono con la fotocomposizione mettendo fine al dominio incontrastato della stampa tipografica a rilievo. Anche se la composizione tipografica a metallo caldo è ormai quasi del tutto scomparsa, i procedimenti di stampa a rilievo sono ancora molto usati. La maggior parte dei cliché tipografici a rilievo, tuttavia, viene ora realizzata con mezzi fotomeccanici. Oggi le pagine da stampare, complete di illustrazioni, possono essere realizzate direttamente sullo schermo di un computer.
Antichi strumenti per la stampa 
Le prime tecniche di stampa prevedevano che i caratteri venissero disposti manualmente. Le parole del testo venivano prima composte singolarmente, da destra a sinistra, su apposite barrette (in alto) e poi trasferite su una lastra metallica, detta forma o telaio (in basso a destra), che, una volta inchiostrata, andava nella pressa. La pialla (in basso a sinistra) serviva a livellare i caratteri.

Libertà di stampa

La libertà di pensiero e la libertà di parola sono alla base e possono essere riassunte nella libertà di stampa,intesa come quella libertà di poter scrivere fatti e pensieri,sempre nei limiti della verità,senza nessuna forma di imposizione.
La relazione tra tecnologia e libertà di stampa(scrittura) sta nell'invenzione della macchina da scrivere  e da stampa. Si parla di una libertà nei due sensi, ovvero è libero chi scrive le proprie idee ed è libero chi acquisisce la verità sulla realtà che gli sta intorno. 
La prima forma di macchina tipografica fu con blocchi di legno,poi con caratteri mobili per seguire un'evoluzione fino ai nostri giorni. Quotidianamente non ci sarebbero giornali e quindi l'informazione,non ci sarebbero libri e quindi cultura senza queste forme di tecnologia.

Lapide commemorativa della prima stampa in piemonte:




Metto inoltre a disposizione un link che analizza la storia della stampa  a partire dalle prime stampe cinesi fino alla moderna stampa digitale:http://www.noire.it/storia%20stampa.html .


Uso dei blocchi di legno:


Torchio da stampa inventato da Gutenberg e studiato da Leonardo da Vinci: 


Macchina da stampa con caratteri mobili:



Libertà è cultura e cultura è libertà.


Pur essendo un pieno diritto di nascita spesso,soprattutto in passato, è stato necessario conquistare la propria libertà. E di certo un ostacolo per tale conquista è stata l'ignoranza(intesa come l'assenza di conoscenza). 
Dalla piena consapevolezza e conoscenza delle cause e delle conseguenze degli eventi che dominano la realtà si ottiene la sicurezza e la fermezza delle proprie idee,elementi fondamentali per l'affermazione della propria libertà.
Cioè per essere liberi bisogna conoscere quanto più possibile di se stessi e del mondo. Difatti fin dall'antichità si manifestava l'esigenza degli uomini di riassumere tutto il sapere in opere letterarie che prendevano il nome di "enciclopedie" . Nel '700 ha preso la forma che oggi noi conosciamo,organizzata in ordine alfabetico e divisa in volumi e si tratta dell'Encyclopedie di Diderot e d'Alembert:

metto a disposizione un link con maggiori informazioni riguardo l'encyclopedie:http://it.wikipedia.org/wiki/Encyclop%C3%A9die

parlando di libertà:

 Isaiah Berlin afferma:
"L'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole,senza costrizione o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta;e nel diritto di resistere,di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa,e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla".

Verga dice:"Libertà voleva dire che doveva essercene per tutti!".


 "Or ti piaccia gradir la sua venuta:
 libertà va cercando, ch'è sì cara,
 come sa chi per lei vita rifiuta.
 tu 'l sai, ché non ti fu per lei amara
 in Utica la morte, ove lasciasti
 la vesta ch'al gran dì sarà sì chiara."

Scrive Dante Alighieri intendendo per libertà quel tipo di libertà morale, di      quell'assoluta libertà dello spirito, il cui conseguimento, pur se comporti la    morte, è preferibile alla vita senza di essa (cfr. Mon. II, V, 15)

La canzone:





"..Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza

e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,


con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo


e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.."


lunedì 6 maggio 2013

mappa della libertà di stampa

Quando si parla di libertà ,si ha a che fare con le sue diverse forme ma di certo la libertà di pensiero,di parola e di agire le contempla tutte. E in relazione a ciò di fondamentale importanza è la libertà di stampa.
E' qui sotto riportata una mappa della condizione attuale(2013) della libertà di stampa a livello mondiale:


Il francobollo del blog :




Il testimonial del blog è..

La scelta del personaggio come testimonial di questo blog "Tecnologia & libertà" è ricaduta su Steve Jobs .
Il motivo della mia scelta non è solo dato dal fatto che lui sia il fondatore della Apple e l'ideatore degli strumenti tecnologici che si vedono sempre più spesso nelle mani delle nuove e vecchie generazioni,ma è dato soprattutto da ciò che lui ancora oggi rappresenta e dalle parole da lui pronunciate nel discorso ai neolaureati dell'università di Stanford. Questo discorso è la semplice storia di un uomo e ho proprio deciso di scegliere lui come rappresentante di una forma di libertà che non ha paura della morte e che è basata sull'avidità di conoscenza,sull' affrontare il mondo e sulla ricerca della propria strada,insomma quella libertà che più si avvicina a noi giovani,paurosi di scegliere e del mondo che ci circonda. 
Steve jobs nel 2005 diceva(sono riportate alcune frasi):
"non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle:dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa"

" Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amore per ciò che facevo. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate"

"Ricordarvi che state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione perché non seguiate il vostro cuore."

"Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun'altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione"

"Siate affamati. Siate folli"

Riporto il link del video integrale del discorso:

Personalità rappresentanti della libertà

Se parliamo di libertà tanti sono i personaggi che hanno incarnato questo valore e probabilmente non basterebbe una pagina per elencarli tutti. Personaggi come Rousseau hanno introdotto una nuova idea di libertà parlando di sovranità che appartiene al popolo e di uguaglianza;personaggi come Garibaldi hanno combattuto in prima fila per gli ideali di libertà in cui credevano;uomini come Gandhi si sono serviti del potere della parola e non delle armi per ottenere libertà e indipendenza. La lista potrebbe continuare parlando di Martin Luther King,Nelson Mandela,Mazzini ecc... 
Insomma riguardo a questa tematica ci sono molti rappresentanti.